In origine il canto a più voci era sconosciuto ad i primi cristiani. Non si sa ancora con precisione come sia nata la polifonia vocale; se per imitazione degli strumenti polivoci utilizzati dai giullari di corte e dai cantastorie, oppure se sia nata da un semplice desiderio di rinnovare il repertorio gregoriano senza intaccarne la purezza. Resta il fatto che dal IX secolo alla fine del XVI la polifonia vocale è stata la principale forma di composizione sacra e profana.
La prima fase di sviluppo della polifonia vocale va dal IX secolo alla metà del XII; durante questo periodo muove i primi passi il contrappunto (tecnica di accompagnamento delle melodie gregoriane punctum contra punctum, nota contro nota), e nascono le prime forme polifoniche.
La prima e più antica forma polifonica fu l'organum, in cui la melodia gregoriana (vox principalis) veniva accompagnata da un'altra melodia (vox organalis), quasi sempre collocata inferiormente e procedente parallelamente ad essa.
Dopo varie rielaborazioni di questa forma, si affermò alla fine del XI secolo il discanto, in cui la vox principalis, posta al grave, era accompagnata in contrappunto dalla vox organalis per moto contrario.
Nel XII secolo in alcuni centri di vita religiosa, e particolarmente nel convento di S. Marziale a Limoges nel sud della Francia e presso il santuario di S. Giacomo Maggiore (Santiago) a Compostella, nella Spagna nordoccidentale, si affermò una nuova forma: l'organum melismatico, in cui al grave veniva collocata una melodia gregoriana (cantus firmus), eseguita a valori larghi, e sopra di essa si svolgeva la vox organalis con movimenti melodici ricchi di fioriture.
giovedì 22 maggio 2008
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